Tracce per navigare

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Indice delle Tracce
Dedica ed epigrafe
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Cfr. in lingua inglese: Traces to sail through the universe of Enoch Arden

 

Dal saggio:

Tracce per navigare nell'universo di Enoch Arden

di Pietro De Luigi

 

Ad Angiolino Barberi (Forte dei Marmi 1903-1995),

marinaio, che mi narrava “avventure di terre lontane”;

mi ha insegnato a nuotare, veleggiare,

e anche ad andare in bicicletta.

Prefazione

    Queste Tracce nascono da una lunga frequentazione di Enoch Arden. Ho iniziato ad eseguire il melologo di Strauss-Tennyson alla fine degli anni ’90 ritoccando una traduzione parziale di Riccardo Allorto gentilmente concessami da Mario Delli Ponti. Il testo raggiungeva qui e là risultati eccellenti, ma in modo molto discontinuo. Per questo motivo, in vista di una serie di conferenze-concerto su Enoch Arden per le scuole superiori, fui spinto da amici docenti dei licei lodigiani ad un lavoro accurato di traduzione integrale che restituisse pienamente il valore letterario del poema di Tennyson. Nell’autunno del 1999 m’imbarcai quindi nell’impresa della traduzione, con tutti gli assilli che essa comporta. Come spiego nella Nota alla traduzione pubblicata insieme al CD (Rugginenti Editore) e allegata con il testo del poema a queste Tracce, verso la fine del lavoro feci importanti scoperte esegetiche imbattendomi in alcuni aspetti non immediatamente evidenti dell’opera, una sorta di compatta ma ermetica intelaiatura simbolica, dipanando la quale feci capolino nello stratificato mondo di Tennyson. Enoch Arden, questo semplicissimo ma straordinario poema marinaresco, celava una sorprendente struttura esoterica. Realizzando poi quel ciclo di conferenze-concerto per le scuole superiori, proprio sulla base delle conoscenze raggiunte potei intrattenere a lungo, pianoforte alla mano, l’uditorio degli studenti e dei docenti, riscontrando in loro oltre ad una commossa attenzione per il melologo anche un vivissimo interesse per l’approfondimento del testo.

   Ora, con l’opportunità di realizzare insieme a Laura Marinoni la prima incisione discografica italiana di Enoch Arden, ho voluto chiudere il cerchio della mia fatica con queste Tracce per navigare nell’universo di Enoch Arden mettendo per iscritto i contenuti essenziali di quegli incontri, dando loro una forma sistematica, estendendo non poco l’apparato documentario e rendendone a mio modo solido l’impianto concettuale. In effetti, queste Tracce sono diventate uno strano ibrido fra ermeneutica nella tradizione occidentale, esegesi, indagine investigativa - una sorta di "caccia al tesoro" alla scoperta del simbolismo di Tennyson - ma anche, e non accidentalmente, con una certa libertà, itinerario spirituale, mistico, con una discreta e non ingenua verve filosofica. Tanto da apparirmi, a conti fatti - ne sono addirittura un po' sorpreso - come una specie di manifesto filosofico, un saggio sul significato del tempo. Tutti i nodi, già impliciti nella trinità iniziale, vengono al pettine nella traccia 4, si sciolgono nella 5, si perfezionano nella 6, si trascendono nella 7. Dopo la quarta traccia (che con le sue sezioni d’approfondimento si chiude in una spirale d’inconsueta densità) si tirano le somme; il discorso va rarefacendosi per ammutolire nella testimonianza: il passato è ancora presente, “tracce nelle tracce”. Nonostante gli ampi sconfinamenti (o forse proprio in virtù di essi) penso di essere rimasto fedele allo spirito di Tennyson, nel solco di una lunga tradizione che ama e persegue la philosophia perennis come stile di vita.

   Desidero ringraziare l’amica Stefania Landi, docente di filosofia del Liceo Scientifico G. Gandini di Lodi, che ha in qualche modo ispirato l’intero lavoro incoraggiandomi nelle fasi iniziali; mia sorella Paola, eccellente pittrice, cui si deve la copertina del libro (la stessa del disco) e, soprattutto Silvia, mia moglie, insieme a Clara e Alberto, i nostri cuccioli un po’ cresciutelli, perché mi hanno benevolmente sopportato durante le tappe forzate dell’esecuzione di questo lavoro sostenendomi con l’amore che sempre, come un respiro profondo, attraversa le nostre vite.

Pietro De Luigi

Lodi, 25 marzo 2004

In lingua inglese:

Traces to sail through the universe of Enoch Arden

Vedi anche:

Indice delle Tracce

I distici di Silesius

Dedica ed epigrafe

Su temi filosofici si veda inoltre:

Passato e verità, E. Severino, G. Barzaghi

 

 

 

 

 

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